Museo Didattico Fiorini

 

Dagli scritti di Mario Pigatto: “8 settembre 1943. La liberazione di Mussolini e la costituzione della RSI nel settembre ’43 portò al primo pensiero di resistenza attiva negli ambienti sociali e culturali bustesi. A Busto Arsizio non esisteva un movimento laico organizzato così solidamente quanto quello cattolico. L’unione di questi due movimenti portò alla costituzione del Comitato di Liberazione Nazionale come unità operativa stabile a partire dall’ottobre 1943, in grado di affrontare i primi difficili problemi inerenti alla lotta clandestina. Le diverse modalità di adesione alla resistenza da parte del clero locale e i contatti della realtà cattolica clandestina nell’Alto milanese con i gruppi partigiani delle Prealpi varesine fecero emergere Busto Arsizio come centro catalizzatore del movimento clandestino. I componenti del comitato di liberazione nazionale bustese furono: l’avvocato Enrico Tosi e Luciano Vignati per la Democrazia Cristiana, l’avvocato Cosimo Orrù per il Partito d’azione, Giannino Facchinetti per il PRI, Bruno belloni per il PLI, Paolo Pellegatta per il PSI, Roberto Cullin per il PCI. Alle riunioni intervennero anche il dottor Bovienzo Raffaele e l’avvocato Camillo Tosi e Don Ambrogio Gianotti”. “Inizia la resistenza bustese con copertura e appoggio di carabinieri che non aderiscono alla RSI, spalleggiati dal maresciallo Mazzolari che si mette a disposizione del comando partigiano. Molti di essi, sbandati, vengono avviati in montagna con il capitano Beltrami e il comandante Alfredo di Dio nella zona di Omegna”.

NOME PROPRIETARIO Associazione Partigiana “Alfredo Di Dio”, Busto Arsizio
DATA REPERTO 1943-45
TIPOLOGIA REPERTO Oggetto esposto in struttura museale 
DESCRIZIONE REPERTO Divisa dei partigiani azzurri in versione estiva.

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