Museo Didattico Fiorini

Giannino Morelli

NOME PROPRIETARIO Mattia MorelliDATA REPERTO 4 Ottobre 1934TIPOLOGIA REPERTO Foto da archivio privatoDESCRIZIONE REPERTOLa foto ritrae il nonno dello studente Mattia Morelli durante l’occasione della visita di Benito Mussolini a Legnano, nel 1934. Dai ricordi del nostro studente: “Mio nonno si chiamava Giannino, era nato nel 1925. Lui non fu mai arruolato, anche se già a 14 anni si veniva chiamati alle armi, perché era figlio unico e orfano di padre. Lui ci ha raccontato che tutto sommato a Legnano i primi anni di guerra si viveva abbastanza bene, in città c’erano molte fabbriche, (Franco Tosi, Cotonificio Cantoni, molte fonderie ecc.) e gli abitanti avevano in gran parte un impiego. I problemi cominciarono nel ’42, con la mancanza di carbone e di legna per scaldare le case, poi si passò al razionamento degli alimenti. Durante i primi mesi dell’anno si riusciva ancora a comprare al mercato nero oppure si scambiavano gli alimenti con altri generi, ma con l’arrivo dei tedeschi le cose peggiorarono: avevano messo alcune basi militari in zona, presero la caserma ed altri edifici divennero di loro proprietà. Legano fu bombardata una sola volta, nella notte tra il 12/13 agosto ’43, le bombe furono sganciate nelle zone dell’Olmina e Legnanello, dove abitava mio nonno. In quel bombardamento ci furono una trentina di morti e molti feriti. Dopo quella volta non ce ne furono più ma le sirene antiaeree suonavano spesso. In seguito a quell’episodio, però, la vita in città era diventata molto pesante perché i tedeschi, dopo la firma dell’armistizio da parte di Badoglio, cominciarono ad occupare le fabbriche dove gli operai facevano scioperi e fecero tanti prigionieri, alcuni furono uccisi e altri vennero deportati. Da quel momento anche andare in giro per il paese era diventato pericoloso, se si incontravano i tedeschi si era costretti a salutarli altrimenti si rischiava di essere punti. Mio nonno raccontava anche che un giorno, in inverno, era fuori con dei suoi amici e si sentì arrivare i militari che sparavano e loro per non farsi prendere si buttano in mezzo alla neve facendo finta di essere morti, e rimasero così per un paio d’ore. Legnano fu liberata alla fine di aprile, dopo che partigiani e soldati italiani assalirono i soldati tedeschi. Ci furono molte sparatorie e morirono ancora tanti legnanesi. Finalmente dopo qualche giorno si ricominciò a vedere Legnano in festa.Per questo Legnano fu insignita della “MEDAGLIA DI BRONZO AL VALOR MILITARE”.” curato dal prof. Tomas Cipriani

Navette

NOME PROPRIETARIO Matteo MocchettiDATA REPERTO 1930 ca.TIPOLOGIA REPERTO Oggetto di collezione privataDESCRIZIONE REPERTOLa fotografia ritrae due navette utilizzate per la tessitura di cotone, che appartengono all’ex cotonificio Cantoni di Legnano (attualmente questo tipo di strumento è stato sostituito da getti d’aria). curato dal prof. Tomas Cipriani