Museo Didattico Fiorini

A proposito del torchietto presente in foto, Alfonso Armiraglio racconta: “fin dei primi tempi dei rapporti con Vignati e fin dalle prime formazioni dei gruppi ritenemmo necessario rifornire i nostri uomini (sbandati e ricercati dalla RSI) di documenti perché potessero circolare.lavorando alla Ercole Comerio ho potuto procurare dei materiali per comporre timbri falsi, specialmente del Comune di busto e del comando di villa Calcaterra. Facevo lavorare il materiale in ditta senza che si venisse a sapere il vero uso che se ne sarebbe fatto; lo consegnavo poi ad Attilio rivolta, un amico incisore che si prestava al compito e infine il tutto perveniva a Vignati. Ho procurato anche un Torchietto (serviva per i timbri a secco da apporre sulle carte d’identità), portandolo fuori dalla mia ditta con un certo rischio, perché non era smontabile ed era difficile uscire dal luogo di lavoro portando pacchi di una certa dimensione e peso”.

NOME PROPRIETARIO Associazione Partigiana “Alfredo Di Dio”, Busto Arsizio
DATA REPERTO 1943-45
TIPOLOGIA REPERTO Oggetto esposto in struttura museale 
DESCRIZIONE REPERTO Torchio utilizzato dalle brigate partigiane per predisporre i timbri utili per la falsificazione di documenti e cintura in cuoio appartenente ad un soldato della colonna Stamm.

 

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