De Simoni Giulio Orazio è stato uno studente universitario originario di Milano che, a soli 19 anni, ha scelto di unirsi alle brigate partigiane attive nell’Alto Novarese. Viene tuttavia catturato dai militari della G.N.R. sotto i portici di Corso Vittorio Emanuele, i quali, dopo averlo vanamente interrogato, lo scaricano a bordo strada e lo uccidono, sottraendogli i beni che avrebbe dovuto donare alla Formazione partigiana. Negli anni successivi, a seguito di numerosi processi, emerge che i militari avrebbero ricevuto denaro per commettere l’omicidio, e vengono quindi condannati per i reati commessi dalla Corte di Assise di Novara.
Consulta i documenti presenti nell’archivio dell’Associazione Alfredo Di Dio: