Museo Didattico Fiorini

Il messaggio di questa immagine propagandistica è rivolto alle potenze europee opposte ad Austria e Germania e ai cittadini britannici nell’intento di comunicare un’immagine disumanizzata del nemico tedesco che aveva scatenato la Prima guerra mondiale. L’immagine è stata dunque evidentemente prodotta nel corso della prima fase del conflitto. Il suo fine è quello di rappresentare i tedeschi in forma “bestializzata”: essi vengono ritratti come animali, nello specifico come maiali, operando una scelta molto efficace dal punto di vista comunicativo. I maiali sono associati, nell’immaginario comune, alla sporcizia, al fango e sono oltretutto onnivori, possono nutrirsi perfino della carne e delle ossa di un uomo. Della loro natura umana restano nell’immagine soltanto elementi accessori come gli occhiali, il tipico copricapo tedesco e un gagliardetto appeso alla coda del maiale in primo piano. Essi stanno aggredendo una figura femminile che giace a terra in una pozza di sangue; ella rappresenta l’infermiera britannica Edit Cavell, divenuta personaggio ricorrente nella propaganda britannica, la quale aveva aiutato entrambe le fazioni militari in Belgio e che perciò era stata giustiziata. Le dimensioni e la posizione dei maiali rispetto alla figura umana rendono l’idea dell’oppressione tedesca sull’Inghilterra e sulle altre potenze europee e la presenza stessa dell’infermiera uccisa rimanda al tema della partecipazione femminile al primo conflitto mondiale che in molti casi vede le donne propriamente impegnate nel soccorso ai militari feriti. Ma nella loro stessa natura questi maiali rivelano un altro messaggio importante: di questi animali, com’è noto, si può mangiare praticamente ogni parte. Dunque il nemico tedesco, per quanto attualmente incombente, può essere disintegrato dalla potenza militare dell’Intesa. 

Le scelta dei colori vede un rosa predominante nei maiali, il bianco nella figura dell’infermiera (sia il suo viso che il suo abito appaiono candidi, ad esprimere innocenza) ed il rosso del suo sangue versato a terra. L’autore di questa immagine altamente evocativa è Louis Raemaekers, un disegnatore e vignettista olandese noto per il suo pungente umorismo anti-tedesco. 

Vito Pagano – 5° A

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